Al question time, il ministro Giorgetti chiarisce i piani del governo: dai tagli fiscali ai ceti medi, al riarmo europeo fino all’autonomia differenziata.
Non solo Giorgia Meloni è intervenuta oggi in Senato, ma anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha avuto un ruolo centrale alla Camera dei deputati, dove ha risposto alle interrogazioni parlamentari nel corso del question time. Al centro del suo intervento, la riduzione della pressione fiscale sui redditi medi, il riarmo europeo e i prossimi passi sull’autonomia differenziata.

Giancarlo Giorgetti sui ceti medi e la riforma fiscale
Durante il suo intervento, come riportato da Open, il ministro Giancarlo Giorgetti ha confermato che i recenti provvedimenti fiscali del governo hanno già prodotto effetti tangibili per il ceto medio. “I tanti Marco, Paolo e Silvia – persone del ceto medio utilizzate simbolicamente per rappresentare cittadini comuni dal deputato Luigi Marattin nella sua domanda in cui chiedeva ragguagli sugli annunciati tagli alle tasse – hanno beneficiato complessivamente di una riduzione dell’imposizione fiscale pari a 18 miliardi grazie a questi provvedimenti“, ha spiegato il ministro. Un intervento che ha determinato “una riduzione della pressione fiscale pari all’1,3% dal 2024 rispetto al 2023“.
Ha però chiarito che la strada per una riforma più ampia della pressione fiscale non sarà immediata: “L’intento del governo è di convergere verso un progressivo abbattimento dell’entità della pressione fiscale anche per i redditi medi“. Tuttavia, ha specificato che questo obiettivo “presuppone un orizzonte temporale pluriennale, ma il cui percorso è stato già avviato“.
Dal riarmo europeo all’autonomia differenziata
Rispondendo a un’interrogazione sul possibile impatto del Piano di riarmo europeo sui conti pubblici italiani, il ministro Giancarlo Giorgetti ha dichiarato che “al momento è prematuro esprimere una valutazione“. Nonostante la cautela, il governo conferma l’impegno a raggiungere l’obiettivo del 2% di spesa militare richiesto dalla Nato.
Sul tema dell’autonomia differenziata, il ministro ha annunciato che il disegno di legge delega sui Livelli essenziali delle prestazioni “sarà approvato a breve dal Consiglio dei ministri“. precisando che definirà solo i criteri generali, mentre la quantificazione delle risorse avverrà con i decreti attuativi.